Perché i tavoli? Perché sono non solo il luogo di lavoro, anche in senso mentale, ma anche un modo di esporre, o forse, per noi, di non esporre, ma piuttosto di raccogliere i materiali, di tenerli insieme, di proporli e di porgerli agli altri. Perfino il linguaggio di Internet non ha potuto fare a meno di chiamare la prima cosa che ci mostra con il termine “desktop”. Partiamo dunque da qui.
Introduce Elio Grazioli con una breve sintesi storica, che dà il la agli interventi più disparati e alle interpretazioni più varie e aperte. Giacinto Di Pietrantonio ha dedicato un’intera sezione della sua mostra War Is Over ad artisti che hanno esposto tavoli e su tavoli. A loro noi ne uniamo altri, come Batia Suter, Aurelio Andrighetto, Dario Bellini, Amedeo Martegani, Gianluca Codeghini... Nell’intervista con Eric Hobsbawm, Hans Ulrich Obrist mette sul tavolo alcune riflessioni sulla memoria e il futuro; Paola Mola sul futuro della memoria... Marco Belpoliti ci mostra fulmineamente il suo tavolo da lavoro, Jimmie Durham ne prende a sassate uno fino a distruggerlo...
Altri interventi in preparazione si aggiungeranno di mano in mano.
Per noi, sia chiaro, la Warburghiana è già un tavolo, che appaia ora in questa forma on-line risulterà chiaro a chiunque.
Why tables? Because they are not only a workplace, even mentally, but also a way of exhibiting or maybe, for us, of not exhibiting, but gathering materials, keeping them together, proposing or offering them to others. Even internet language couldn’t avoid calling the first thing it shows us with the term “desktop”. So let’s start from here.
Elio Grazioli introduces it, with a short historical summary which starts the most varied contributions and interpretations. Giacinto DI Pietrantonio has devoted a whole section in his exhibition War is Over to artists who displayed tables and on tables. To them we add some more, like Batia Suter, Aurelio Andrighetto, Dario Bellini, Amedeo Martegani, Gianluca Codeghini... In his interview with Eric Hobsbawm, Hans Ulrich Obrist puts on the table some reflections about memory and the future; Paola Mola about the future of memory… Marco Belpoliti shows us his worktable in a flash, Jimmie Durham throws stones at one until he destroys it…
Other contributions are being prepared. They will be added along the way. For us, it must be clear, Warburghiana is already a table, the fact it appears in this way online will make it clear to everybody.